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Dall’uva al vino

Il percorso del vino che beviamo, inizia ogni anno in vigna, da lì le uve sane e mature vengono trasferite in cantina. Durante la vendemmia, le uve vengono accuratamente selezionate già in vigna. Vengono raccolti solo i grappoli sani. Le parti peggiori e quei grappoli che non riescono a maturare alla perfezione, vengono scartati da subito. Siccome i frutti non maturano tutti allo stesso tempo, si vendemia nella stessa vigna per due volte, iniziando, con l'aiuto di raccoglitori provetti, la mattina presto e finendo prima che faccia troppo caldo.

La fermentazione dei mosti inizia sempre spontaneamente, con l'ausilio dei lieviti naturalmente presenti, senza previa chiarificazione. È lenta, senza aggiunta di additivi, nutrienti e quindi anche senza raffreddamento. Dopo il travaso, il vino bianco viene lasciato maturare per due, a volte tre anni, con l’utilizzo di una minima quantità di zolfo.

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I vini bianchi con macerazione prolungata (i cosiddetti vini arancioni) hanno bisogno di un po' più di tempo per maturare. Nelle botti usate di rovere e acacia, la loro maturazione viene monitorata per tre o quattro anni.

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Il vino è vivo e per il suo sviluppo non ha bisogno di una temperatura ideale, controllata e costante. Si evolve al ritmo della natura e della sua biodinamica: con il freddo si stabilizza, con il caldo matura.

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Prima di essere venduto, il vino, per stabilizzarsi, riposa in cantina dai tre ai sei mesi.

Quando viene fatto l'ordine, le bottiglie vengono etichettate manualmente, imballate e consegnate o spedite.

I vini vengono imbottigliati a mano, quando il tempo meteorologico, la luna e l’atmosfera sono quelli giusti, senza alcuna filtrazione, senza l’uso di pompa, solo con l’aiuto della legge di gravità.

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